La maratona, la regina delle gare di mezzofondo
Il mondo del running sportivo abbraccia tante varianti di corsa, ma se ci pensiamo un attimo, a tutti noi vengono in mente in particolare due specialità: i 100 metri e la maratona. I primi sono l’espressione più netta e pura della velocità, una sfida tra gli uomini più veloci del pianeta. La seconda è invece una gara di fatica e resistenza, dove solo i più tenaci possono sfidarsi.
Proprio la maratona ha una storia affascinante che ha radici addirittura ai tempi dell’antica Grecia, quando gli atleti del Peloponneso si sfidavano in un percorso di circa 50 chilometri.
La prima volta della maratona
La prima volta che un uomo ha percorso 50 chilometri a piedi, non è stato per gareggiare: Filippide, l’emerodromo raccontato da Erodoto e Plutarco, è un messaggero che deve portare un importantissimo messaggio ad Atene; partendo così dalla cittadina di Maratona, che dista dalla capitale ellenica appunto 50 km, raggiunge gli ateniesi e annuncia loro che non è più necessario bruciare la città, in quanto l’esercito persiano è stato sconfitto da quello greco. Un’impresa così decisiva ma anche faticosa, da terminare con la morte del povero Filippide, sopraffatto dallo sforzo immane.
La maratona moderna
Da Maratona alla maratona ci separano circa due millenni: dobbiamo arrivare infatti alla prima edizione delle Olimpiadi moderne, organizzata nel 1896, quando Pierre de Coubertin e Michel Bréal decidono di allestire una gara podistica a sforzo prolungato su lunghe distanze. Sedotti dalla storia di Filippide, decideranno di chiamarla proprio maratona in onore dell’impresa del messaggero greco, di cui si onora lo sforzo in una competizione che copre la medesima distanza che separava la grande Atene dalla cittadina di Maratona.